Dopo un anno scolastico e sociale, già tremendo a causa della pandemia, che ha sicuramente influito negativamente sulla psiche dei ragazzi, gli stessi devono assistere alla promozione (regalata) di alcuni loro compagni altamente impreparati e scarsamente volenterosi che, anche durante l'esame orale, al quale non avrebbero dovuto neanche esser ammessi, si esprimono con concetti completamente confusi e quasi incomprensibili (ma forse sono io che non li ho capiti) andando, spesso, fuori tema e fuori logica e dove anche i professori, per certe "sparate" rimangono basiti. Ma scusate, non era una scuola che si voleva distinguere dalle altre per metodo e livello di preparazione? Ah, forse lo ho pensato solo io che intendessero per "qualità" mentre dovevo capire che era esattamente il contrario.... Certo, personalmente ho potuto seguire (fortunatamente, devo dire) qualche esame per verificare quello che alcuni studenti mi avevano suggerito ma che avevo messo in dubbio, sperando fossero solo degli sfoghi ed invece ho dovuto constatare che era pura verità. Ci son stati "privilegiati" e "penalizzati" con un evidenza imbarazzante. Mi chiedo, con che preparazione si presenteranno alle superiori e che giudizio verrà dato, una volta analizzati dai prof degli istituti che sceglieranno, alle scuole da dove arrivano? Uno studente (ma sono molto più di uno) con la media del 5 (già regalata in quanto, interrogazioni a scena muta non meritano certo il 5) come può esser ammesso ed esser, addirittura, promosso col 6, nonostante l'esame si sia potuto portare a termine solo grazie ai continui "suggerimenti" dei prof? Non capisco con che coscienza si avviino alle superiori ragazzi totalmente impreparati e poco (se non male) educati solo, probabilmente, per toglierseli dai piedi. Speravo fossero finite queste metodologie antiquate e diseducative ma vedo, che a distanza di anni, e nonostante i cambi di generazione, continuano. Studenti che si permettono di disturbare le riunioni di classe online (dove peraltro i loro genitori sono, perennemente assenti) con stupide intromissioni (tra l'altro intercettati e riconosciuti dai professori ma rimasti inspiegabilmente impuniti). Altri studenti che rimangono assenti per mesi ma vengono giustificati (visto che i genitori nemmeno si degnano di avvisare la scuola) perchè "stranieri" (premetto che non ho nulla contro le persone di altre etnie ma credo abbiano gli stessi diritti e doveri degli altri e debbano esser trattati come tali). Mi chiedo come si possa inviare questi ragazzi ad un istituto superiore.
Non dimentichiamo chi, numeri alla mano (e se la matematica non è un opinione.... come invece sembrerebbe esser vista da qualche prof), avrebbe meritato una pagella da 8 ma, per chi sà quale metodo di calcolo, è uscito con il 7 (il 7.7 del secondo quadrimestre dovrebbe tradursi in 8, per logica, se il 7.4 del primo quadrimestre era stato tradotto in 7....). Mah, misteri (o antipatie?). E poi si legge che la DAD ha fatto danni? Sicuramente non è stato come se fossero stati in presenza ma molti, sia studenti che professori, ci hanno marciato sopra eccome....poi, ovviamente, i risultati sono questi....Non possiamo incolpare la DAD ma come si è svolta, da entrambi le parti. Ultima ma non ultima, qualche professore (ssa) che, dopo varie lamentele da parte di genitori di classi intere, viene ripresa, addirittura dagli stessi colleghi e dal funzionario scolastico, per metodi poco comprensibili, prosegue comunque per la sua strada compromettendo e/o impedendo (per colpa sua e dei suoi metodi di (non) insegnamento) a certi studenti, di poter accedere ad istituti che richiedono dei requisiti ma che grazie a Lei ed ai suoi giudizi, studenti che si erano prefissati e che avrebbero potuto aver accesso, appunto a detti istituti, debbano cambiare "strada", inammissibile. Si sarebbe potuto pensare di trovarLe un posto in mensa ma forse anche li avrebbe fatto danni.....
Insomma, mi scuso di essermi dilungato troppo ma mi sentivo di dover esprimere un parere personale su quello che ho potuto vedere, grazie alla famigerata "DAD" (che senza non avrei mai potuto vedere), in questo anno di terza alla scuola "'Ungaretti".