Non più sanzioni disciplinari per chi usa il cellulare in classe, anzi, adesso è possibile tenerlo sul banco, scriverci e navigare! Si sperimenta così in due scuole di Varese, una media e un Liceo artistico, in accordo con i genitori, di utilizzare questo nuovo metodo didattico previsto dal Piano nazionale per la scuola digitale, che prevede l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le lezioni.
Gli studenti potranno scaricare lezioni in lingua straniera, registrare quanto detto in classe, cercare immagini e segnare i compiti per casa. Ma tutti avvisati! Se verranno beccati a fare altro, come chattare o postare video sui social subiranno il sequestro del telefono. In classe l’insegnante che è anche l’animatore digitale, la nuova figura di coordinatore tecnologico prevista dall’ultima riforma scolastica, monitorerà il tutto. Lo scopo non è quindi demonizzare totalmente l’uso del telefono a scuola, ma bisogna insegnare ai ragazzi, e in questo la scuola dovrebbe essere un’ottima educatrice, a farne un uso corretto, consapevole e soprattutto proficuo. Studi recenti infatti, ritengono che la multimedialità, ormai in un’era fortemente informatizzata, migliora l’apprendimento. Si ai vecchi cari libri ma affiancati anche alle moderne tecnologie, così sia gli insegnanti che gli studenti saranno tutti contenti.