Asilo pubblico o asilo privato?

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Molte mamme e papà si trovano ad un certo punto a dover prendere una decisione importante in merito alla formazione del proprio figlio, probabilmente la prima di una lunga serie: scuola pubblica o scuola privata? Nelle giornate dedicate agli open day si possono raccogliere molte informazioni, ma è spesso nella riflessione singola della personalità del proprio bambino che si prende la decisione finale. Le scuole materne pubbliche purtroppo sono poche rispetto al numero di bambini, soprattutto nelle grandi città, e quindi capita spesso che la decisione non sia volontaria ma, per mancanza del posto nella pubblica, si ripieghi sulla privata. I vantaggi di andare in una scuola materna pubblica sono molti: gli educatori sono professionisti e vengono supportati, se necessario, da insegnanti di sostegno, e soprattutto il piano formativo è ben strutturato e fornisce la preparazione prescolastica necessaria al bambino per poi affrontare la scuola elementare. In più̀ c’è una bella varietà̀ all’interno di queste scuole, dove si incontrano bambini di diverse classi sociali, religioni e nazionalità̀. Questo prepara i bambini fin da subito a capire meglio il mondo del futuro, che sarà̀ bello perché́ vario. Il problema di molte strutture pubbliche, ad oggi, è la loro condizione strutturale: spesso sono mal tenute, i giochi all’interno vecchi e sorpassati, gli ambienti poco funzionali e con arredi poco accattivanti. Inoltre molte scuole hanno orari rigidi che poco si sposano con le esigenze dei genitori lavoratori.

Se si sceglie di mandare il proprio figlio in una scuola privata, bisogna innanzitutto sceglierla con attenzione dall’elenco fornito dal proprio comune. Bisogna richiedere alla struttura un programma dell’offerta didattica e anche i requisiti delle educatrici. È sempre opportuno farsi un giro nelle varie strutture e controllare con i propri occhi gli ambienti, la loro idoneità ad ospitare i bimbi, la pulizia, la luminosità e la sicurezza dei giochi. L’ideale sarebbe che la struttura fosse provvista anche di un’area verde per giocare all’aperto. Il tasto dolente di una scuola privata è senza dubbio il costo, quindi la famiglia prenderà in considerazione anche questo dato nel prendere la propria decisione. Allo stesso tempo scegliere un ambiente privato significa sapere di inserire il proprio bimbo in un contesto un po’ più̀ protetto e non troppo affollato: il numero dei bambini rispetto alla scuola pubblica è più̀ contenuto. Meno bimbi, spesso ma non sempre, significa maggiore attenzione dell’insegnante e migliore apprendimento. Nel privato si ha anche la sensazione di poter avere un maggior dialogo con gli insegnanti e una tempestiva risoluzione di eventuali problemi, anche di socialità̀, all’interno della classe. Infine nella scuola privata gli ambienti sono spesso curati e sicuri strutturalmente.

Sia nel privato come nel pubblico comunque, la fortuna reale è quella di trovare l’insegnante che ama il proprio mestiere e lo fa consapevole di aver tra le proprie mani gli adulti di domani.

 

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