I docenti sono davvero a rischio esaurimento?

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Anche se l’anno scolastico è appena cominciato, sono già molti gli insegnanti alle prese con situazioni difficili da gestire nelle proprie aule e che per questo si definiscono “sotto stress”. Ma in cosa consiste e da cosa deriva quest’ansia così diffusa?

Sicuramente sono sempre più numerose le situazioni problematiche e delicate di alunni in difficoltà, circondati da contesti familiari e sociali difficili. Sempre più spesso vi è una scarsa collaborazione da parte di alcune famiglie a collaborare per risolvere questi disagi.  

Anche fisicamente l’insegnante spesso patisce le conseguenze di una classe indisciplinata: per esempio, è molto comune tra i docenti il problema dell’abuso di voce e di conseguenza patologie legate alle corde vocali.

Ma sono soprattutto la depressione e l’ansia i fenomeni che colpiscono tutti quegli insegnanti che si ritrovano a dover svolgere il proprio lavoro in ambienti fortemente problematici e magari per lunghi periodi.  E questo malessere che sfocia poi, se trascurato, in vere e proprie malattie, scatena nella persona un sentimento di vergogna, per la convinzione di non saper più svolgere il proprio lavoro.

Da questo problema sociale, assolutamente da non trascurare e sottovalutare perché sempre più diffuso, istituzioni e politica dovrebbero ripartire per non trasformare i docenti in fantasmi e restituire loro dignità, mediante il riconoscimento delle malattie professionali, la tutela della salute a norma di legge, il salario allineato alla UE e la rivisitazione della previdenza in base all’alta usura psicofisica.

 

 

 

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