Comunicazione aumentativa alternativa: uno strumento di aiuto per i bambini autistici

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La Comunicazione aumentativa alternativa è un nuovo strumento comunicativo molto utile nel rapporto tra insegnante e bambino affetto da autismo.

Si tratta di una tecnica che richiede la formazione di genitori, operatori e del bambino.

Si parla quindi di comunicazione aumentativa perché l’obiettivo è quello di arricchire, completare, implementare al massimo le abilità comunicative naturali del bambino, alternativa perché si utilizzano strategie diverse da quelle verbali, come tabelle, simboli, immagini, scritte e software dedicati, scelti in base ai bisogni specifici e alle possibilità. Le immaginidi solito sono uno stimolo molto attrattivo per il bambino, che può usare le figurineper esprimere i suoi desideri e bisogni. Uno dei primi obiettiviè proprio abituarlo a effettuare delle scelte o delle richieste. Ogni cartaha un’immagineche raffigura una parola: ad esempio un bambino potrebbe mostrare un’immagine di un piatto per indicare che ha fame. La comunicazione aumentativa e alternativa può aiutare il bambino non solo ad esprimere i suoi bisogni, ma anche le speranze e le idee, aiuta a creare un legame con la famiglia, per questo può assumere un ruolo fondamentale. I genitorisaranno i primi a dover conoscere la modalità comunicativa del bambino, ad essere coinvolti nella terapia e dovranno aiutare il logopedista e le altre figure che ruotano intorno al bambino a comprendere gli interessi del proprio figlio mettendo in pratica i consigli dei professionisti nella vita di tutti i giorni.

La CAA può essere utilizzata per aiutare il bambino a capire cosa viene detto o ad esprimere ciò che vuole dire quindi può essere utilizzata sia come linguaggio in entrata che in uscita e sia per brevi periodi che per esigenze di comunicazione a lungo termine. La CAA può anche influenzare positivamente le abilità sociali, il rendimento scolastico, l’autostima e in generale migliorare la qualità della vita.

Sulla base dei risultati incoraggianti, una biblioteca comunale di Roma, ha dedicato uno scaffale proprio ai testi per bambini autistici, basati su simboli e figure.

 

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