L’alternanza scuola-lavoro piace agli studenti. Più del 60 per cento dei diplomati italiani si dichiara soddisfatto dell’esperienza svolta proprio in alternanza. I dati illustrati dall’ultimo rapporto AlmaDiploma rivelano anche un miglioramento della soddisfazione per le attività di orientamento in uscita e per l’indirizzo scelto dopo la terza media, anche se uno studente su tre potendo tornare indietro non rifarebbe la stessa scelta. Gli intervistati sono quarantaseimila diplomati di Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige, Toscana, Liguria e Puglia.
I dati relativi all’alternanza scuola lavoro mostrano un alto gradimento da parte degli studenti, soprattutto per gli stage. L’Indagine mette in evidenza la coerenza tra l’indirizzo di studio e il settore nel quale l’attività di stage si è realizzata: i liceali svolgono queste attività prevalentemente nei settori dei servizi culturali, ricreativi e sportivi e istruzione; i tecnici in misura maggiore nei settori informatico, ricerca e servizi alle imprese e attività manifatturiere e costruzioni; i professionali nei settori alberghi e ristoranti. Gli stage sono considerati un’esperienza molto positiva soprattutto tra gli indirizzi professionali e tecnici. Nella grande maggioranza dei casi gli studenti che l’hanno svolta hanno dichiarato che è stata un’esperienza ben organizzata, chiara, e utile per la formazione.
Otto studenti su dieci si dichiarano in generale piuttosto soddisfatti della propria esperienza scolastica. Le opinioni sono risultate favorevoli anche nei confronti degli insegnanti, apprezzati particolarmente per la loro preparazione. Qualche critica invece nei confronti di aule, attrezzature sportive e laboratori, giudicati inadeguati.
L’Indagine conferma che la famiglia gioca un ruolo decisivo nella scelta della scuola alla fine delle medie: al liceo ci vanno i figli dei laureati e più in generale delle famiglie benestanti, mentre chi proviene da contesti più svantaggiati sceglie più facilmente i tecnici o i professionali. Oltre il 60 per cento degli iscritti a un liceo classico e il 44 per cento di quelli dello scientifico ha genitori laureati, percentuale che si riduce al 16 per cento negli istituti tecnici e al 10 per cento nei professionali. Non stupisce quindi che al momento della scelta del tipo di scuola da frequentare dopo le medie i ragazzi considerino più importante il parere dei genitori di quello degli insegnanti.