Da lunedì 7 gennaio è possibile iscriversi al prossimo anno scolastico nella scuola superiore (e non) scelta.
Chi sta quindi frequentando la terza media deve cominciare a preparare tutta la documentazione necessaria. Ma quali sono le scadenze fissate dal Miur e la procedura esatta?
Le date, che valgono per tutti i tipi di scuola, sono state fissate dal Miur con un po’ di anticipo rispetto agli scorsi anni: l’inizio è stato fissato per le 8.00 di lunedì 7 gennaio e il termine giovedì 31 gennaio alle ore 12.00. Ad eccezione delle scuole materne, l’iscrizione va compilata e inviata online, registrandosi sul sito www.iscrizioni.istruzione.it.
La documentazione da presentare è diversa a seconda della scuola ma comprende in tutti i casi copia della carta d’identità di genitori e studente, il suo certificato di nascita, il suo codice fiscale e la copia del suo libretto di vaccinazioni.
Nel caso di iscrizione al primo anno di scuola superiore, i genitori dovranno indicare la scelta dell’indirizzo di studi e la scuola di prima scelta. Inoltre è possibile indicare altre due scuole di proprio gradimento. Scegliere la scuola non è semplice, per questo motivo anche quest’anno, in aiuto delle famiglie, c’è il portale Scuola in Chiaro. Il portale raccoglie i profili di tutti gli istituti e permette di avere anche le informazioni utili su ciascuna scuola: dall’organizzazione agli orari, fino agli esiti degli studenti nei precedenti anni scolastici, e relativi risultati a distanza, per quanto riguarda la scelta dell’università e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Nelle scorse settimane il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato alle scuole una circolare con tutte le indicazioni utili sulle iscrizioni di alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con cittadinanza non italiana. Con riferimento a questi ultimi, in particolare, si ricorda che anche per quelli sprovvisti di codice fiscale è consentito effettuare la domanda di iscrizione on line. Una funzione di sistema, infatti, permette la creazione di un cosiddetto “codice provvisorio” che, appena possibile, l’istituzione scolastica sostituisce con il codice fiscale definitivo.