Prove invalsi: come funzionano e come vengono corrette

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Gli invalsi, per chi frequenta la V superiore e si prepara all’esame di maturità, saranno prove di italiano, inglese e matematica. Non costituiranno requisito d’ammissione all’esame come inizialmente previsto dal D.lgs. 62/2017. Lo diventeranno dal prossimo anno, salvo nuovi interventi legislativi. Saranno test che si svolgeranno al computer e la loro correzione è centralizzata e non richiede l’intervento degli insegnanti.

La prova si svolgerà secondo le indicazioni che ogni scuola ha ricevuto e può essere somministrata:

  • per classe: l’intera classe svolge contemporaneamente la prova in un’aula informatica;
  • per gruppi: la classe è suddivisa in gruppi, non necessariamente di numero uguale, che in parallelo o in giorni diversi svolgono la prova.

 Fondamentale per la buona riuscita della prova è organizzare bene il tempo a disposizione. Sarà infatti stabilito un tempo massimo per la compilazione delle domande, al termine del quale le risposte non date saranno considerate sbagliate.

Il D.lgs. 62/2017 prevede che al diploma di maturità sia allegato il Curriculum dello studente, comprendente anche i risultati della prova invalsi.

Gli esiti della prova confluiscono nel Curriculum dello studente in livelli descrittivi distinti per le diverse discipline coinvolte:

  • Italiano (6 livelli);
  • Matematica (6 livelli);
  • Inglese: comprensione della lettura (3 livelli) e dell’ascolto (3 livelli).

Gli esiti delle prove saranno restituiti alle scuole sul portale SIDI. La tempistica ancora non è stata comunicata.

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