Maturità 2019, qualche informazione in più sul colloquio interdisciplinare

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L’orale dell’esame di maturità comincerà dalla lettura e analisi di materiali predisposti dalla commissione, come testi, documenti, esperienze e progetti. Una volta avviato il colloquio, questo si svilupperà in una più ampia trattazione pluridisciplinare, che coinvolgerà anche la relazione sull’alternanza scuola-lavoro svolta dallo studente e argomenti di Cittadinanza e Costituzione. Per decidere sugli argomenti dei famosi “bustoni” contenenti le diverse tracce della discussione, i commissari dovranno attenersi a quanto previsto nel documento preliminare elaborato dai docenti della classe e consegnato il 15 maggio.

Un cambiamento forte rispetto agli esami orali del passato, che prevedevano argomenti a scelta da parte del candidato, strutturati sotto forma di “tesina”, domande sul programma delle varie materie svolto durante l’anno e infine una discussione sulle prove scritte. Il colloquio valeva 30 punti ed era prettamente legato alla preparazione didattica dello studente.

Quest’anno l’orale varrà fino ad un massimo di 20 punti e il materiale di partenza terrà conto delle principali tracce didattiche svolte dal ragazzo durante l’anno, per poi spaziare però in una discussione che metta in luce anche le capacità espositive, di ragionamento e di padronanza dei concetti acquisiti in classe.

La commissione dovrà disporre, per ogni classe, un numero di buste con i materiali di avvio del colloquio pari al numero di candidati più due. Se una classe è composta dunque da 30 allievi, le buste saranno 32. Il giorno dell’orale verrà chiesto al candidato di scegliere tra tre buste, e il materiale scelto da un candidato ed oggetto di discussione non potrà più essere utilizzato per i colloqui successivi.

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