Niente più note per i bimbi delle elementari

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Non ci saranno più sanzioni disciplinari per gli allievi della scuola primaria: lo dice un emendamento, proposto dalla Commissione e approvato alla Camera, sulla riforma dell’insegnamento alla convivenza civile.

A dire la verità le punizioni erano già molto rare nei confronti degli alunni delle elementari, ma la loro eliminazione definitiva ha suscitato non poche polemiche.
Molti presidi si sono visti favorevoli, mentre non sono stati pochi gli insegnanti che hanno giudicato la novità come un grande passo indietro nell’educazione, un nuovo taglio agli strumenti educativi.

Le punizioni cancellate sono: l’ammonizione, la nota sul registro con comunicazione scritta ai genitori, la sospensione (da uno a dieci giorni di lezione), l’esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione, l’espulsione dalla scuola con perdita dell’anno.
Il senso dell’emendamento è quello di puntare a rafforzare la collaborazione con le famiglie, estendendo alla scuola primaria il Patto educativo di corresponsabilità valido, al momento, solo per le scuole secondarie, medie e superiori.

Alcuni strumenti educativi esisteranno ancora per i maestri ma non si parlerà più di punizioni ma piuttosto di “interventi formativo-correttivi”. Si è convinti insomma, tra gli addetti ai lavori, che si debba lavorare maggiormente sulla formazione della personalità del bambino, in collaborazione con le famiglie e attraverso il dialogo più che con punizioni.  

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