In Florida è legge: gli insegnanti possono portare con sé un’arma durante le lezioni.
La proposta di legge era stata presentata dopo la sparatoria del febbraio 2018 nel liceo di Parkland, nella quale morirono 17 persone. L’iter del disegno di legge è stato tra i più controversi della legislatura: i democratici si sono battuti con forza contro il provvedimento, che rischia, secondo loro, di portare a sparatorie accidentali o incidenti imprevedibili, peggiorando, anziché migliorare, la sicurezza degli studenti. I repubblicani si sono invece dichiarati favorevoli, sostenendo che la decisione di armarsi sarà volontaria e individuale.
Adesso è ufficiale: il personale scolastico, docenti compresi dunque, è autorizzato a partecipare a corsi per imparare ad usare le armi, che poi potranno portare in classe, con l’autorizzazione del board della scuola. Gli insegnanti dovranno anche sottoporsi preventivamente a una valutazione psichiatrica.
Solo mercoledì scorso un ragazzo è morto in seguito ad una sparatoria in una scuola di Denver, a otto chilometri da Columbine, tristemente famosa per la strage del 1999.
È dunque una legge che accende gli animi di chi vede in questo provvedimento un grave errore, l’associazione March for Our Lives ha chiesto che nelle riunioni e nei consigli scolastici genitori e studenti si oppongano alle armi a scuola: “Oggi gli studenti corrono ancora più rischi. E cresceranno con il terrore delle armi, essendo a contatto costantemente con i cannoni che gli insegnanti porteranno in giro per le aule. Questa legge è un errore e il governatore ha ulteriormente messo a rischio la vita degli studenti della Florida. Non abbiamo bisogno di più armi».
