Come riconoscere i capricci dei bambini e riuscire ad evitarli

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Il capriccio, soprattutto dei bambini molto piccoli, è un po’ lo spauracchio di tutti i genitori, soprattutto quando da semplici pianti si sfocia poi in vere e proprie crisi isteriche. Ma cosa sono i capricci, perchè nascono e soprattutto qual’è la causa del loro degenero?

Il capriccio è un comportamento di opposizione che il bambino utilizza per affermare la propria volontà rispetto all’adulto. È un procedimento sano e naturale, che avviene dopo che il bambino ha acquisito la sua autonomia linguistica e motoria e si interfaccia per la prima volta con i suoi coetanei e con gli adulti più importanti per lui. Comprende per la prima volta di avere una sua volontà, diversa da quella degli altri, ma non avendo ancora sviluppato un atteggiamento maturo riguardo questa scoperta, manifesta la sua affermazione di sé attraverso i capricci, che diventano dunque rivendicazioni di autonomia. Per questo motivo non bisogna utilizzare metodi estremi né in un verso, né nell’altro: l’eccessiva repressione renderà il bambino troppo dipendente dall’adulto, la troppa permissività lo farà sentire onnipotente ma anche abbandonato a sé stesso e senza delle vere figure di riferimento al suo fianco.

Il capriccio è una manifestazione di rabbia, durante il quale il piccolo piange, grida, agita il suo corpo, lancia oggetti ma può arrivare anche ad una perdita di controllo totale da parte del bambino, che diventa vittima delle sue emozioni non riuscendo più a porre loro un freno. La letteratura specifica anglosassone dà un nome a questo fenomeno, il Temper Tantrum, che è il momento in cui si perde di vista il motivo iniziale del capriccio e ci si lascia andare ad una vera e propria crisi psico-affettiva. Cosa deve fare il genitore? Non vi è una solo metodo ma alcuni passi corretti si possono individuare: guardare il proprio figlio negli occhi, non farsi sopraffare da paura o rabbia, non accontentarlo per farlo calmare ma nemmeno mortificarlo. L’ideale è portarlo in un luogo calmo, dove può ricomporsi, e cercare di distrarlo dal motivo iniziale del capriccio.

Fondamentale è non sottovalutare i capricci e ricordare sempre che sono il modo in cui i bambini comunicano le loro emozioni al mondo degli adulti, pertanto vanno ascoltati e contenuti.

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