Ossessione social: il “like” che influenza l’umore

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Siamo tutti ossessionati dai nostri telefonini, tocchiamo lo schermo del nostro smartphone quasi 3000 volte al giorno, con l’esigenza continua di rimanere sempre connessi.

Ma per gli adolescenti questa dipendenza si spinge oltre ed è legata soprattutto all’uso dei social network. Alcuni studi hanno dimostrato infatti che la maggior parte dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni controllano sistematicamente i loro profili Facebook e Instagram durante la giornata, verificando costantemente chi visualizza le loro storie, quanti like riceve l’ultimo post pubblicato e chi ha messo il “mi piace” sotto l’ultima foto.

Del campione intervistato, circa il 60 % di questi adolescenti ha ammesso che ricevere tanti like all’ultima foto o scoprire che una determinata persona ha visualizzato le storie, migliora di gran lunga il loro umore e il modo di affrontare la giornata.

Questo fenomeno è indice significativo di quali sono i nuovi valori che la società inculca ai ragazzini fin da molto piccoli: il culto dell’estetica, della bellezza, dell’immagine, che spesso però rimpiazzano gli aspetti più profondi delle relazioni umane, come il dialogo, lo scambio di idee, il rispetto e la libertà di essere ciò che si è senza paura di essere giudicati.

A proposito di questo Instagram ha da poco apportato una modifica molto significativa, eliminando i like dalle sue foto. Ad essere più precisi, si può ancora mettere “mi piace” sotto una foto di un amico, ma il numero complessivo dei like sarà visibile solo a chi l’ha pubblicata e non agli altri. Questo dovrebbe servire a diminuire l’ansia da giudizio che assale molti ragazzi al momento di pubblicare un nuovo post, spesso preoccupati che non sia abbastanza bello, che non riceva molti apprezzamenti e che non diventi quindi popolare.

Lo scopo di questi social deve essere quello di condividere con la propria rete di amicizie momenti di gioia, pensieri ed emozioni, come in una sorta di diario, senza paure e timori, tenendo sempre a mente che la vita reale è altro, e che il valore di una persona è qualcosa che va oltre una bella foto o il numero di followers nel mondo virtuale.

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