E quando il bullo è il professore?

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Si parla sempre di bullismo, all’interno delle scuole e fuori. È un argomento che, negli ultimi anni, ha fatto crescere la sensibilità sociale e l’attenzione verso il rispetto del prossimo, soprattutto se più debole.

Se si parla di bullismo, l’immagine che appare davanti ai nostri occhi è quella di un atto di violenza o sopruso di un giovane nei confronti di un suo coetaneo. Purtroppo però, il fenomeno non può essere circoscritto esclusivamente al mondo degli adolescenti, perchè spesso il “bullo” è un adulto, nello specifico un insegnante.

Anche se può sembrare qualcosa di paradossale e irrealistico, sono invece numerosissime le situazioni di violenza psicolgica compiute da professori ai danni di studenti più deboli o problematici che ogni anno avvengono tra le mura delle aule scolastiche e che spesso vengono taciute dalla vittima e dai suoi compagni per paura.

L’insegnante “bullo” è colui che invece di svolgere il suo lavoro, cioè essere una guida e un supporto per i suoi alunni, che stanno attraversando la fase più delicata e difficile della vita, si pone come “nemico” e sfoga su di loro le sue frustrazioni.

I maltrattamenti possono essere di varia natura, dalla battuta su un difetto fisico o su una difficoltà di apprendimento, fino ad arrivare a vere e proprie umiliazioni pubbliche e violenze psicologiche. Comportamenti che possono compromettere nel profondo la psiche e la personalità soprattutto di quei ragazzini già deboli e insicuri.

Inoltre questi “insegnanti” non si rendono conto che avere certi atteggiamenti davanti alla classe giustifica e autorizza gli stessi compagni ad avere comportamenti simili.

Sul bullismo da parte dei professori esiste tanta omertà da parte di allievi e famiglie, che spesso non denunciano i casi perchè consapevoli di innescare una guerra con l’istituzione scolastica, che nella maggior parte dei casi si concluderebbe con un nulla di fatto. E a pagarne le conseguenze sarebbe nuovamente la vittima, che si ritroverebbe tutti i giorni in classe con un insegnante ancora più arrabbiato.

L’aspetto più triste di queste storie di bullismo è che a rimetterci l’immagine è una categoria di lavoratori tra le più importanti di una società: quella degli educatori ed insegnanti. E per colpa di pochi, viene danneggiata anche la grande fetta di maestri e professori che ogni giorno svolge il proprio lavoro con costanza, amore e passione.

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