Come scegliere la tata adatta per un bimbo autistico?

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Scegliere la tata giusta per i propri figli è sempre un compito arduo, e lo diventa ancora di più se il bambino in questione è autistico e quindi necessita di attenzioni maggiori. I dubbi che possono affollare la mente dei genitori sono diversi, il più importante fra tutti è: posso davvero affidare mio figlio ad una baby sitter?

Si può, ma bisogna considerare con attenzione il livello di ritardo cognitivo del piccolo. Se è alto, stiamo parlando di una vera e propria disalbilità quindi è necessario che la persona che si prenderà cura di lui non sia una semplice baby sitter ma una professionista con una formazione adeguata.

Se già la prassi corretta per gestire al meglio il rapporto tata-bambino è quella di informarsi con i genitori su tutto quello che riguarda il piccolo, dalle sue abitudini ai modi di comunicare, nel caso di bambini autistici questa misura è assolutamente necessaria. La baby sitter dovrà conoscere ogni aspetto della loro vita e se sono previsti strumenti comunicativi speciali, deve saperli utilizzare alla perfezione. Un esempio è la PECS, che prevede l’uso di immagini per fare richieste e comporre frasi, utili in caso di problemi di comunicazione verbale. Le immagini, sempre nei casi di autismo non verbale, possono aiutare anche la tata a pianificare insieme al bimbo gli impegni quotidiani: con una sorta di “agenda visiva” le illustrazioni gli spiegheranno che cosa si farà durante il giorno.

Altro aspetto fondamentale che la baby sitter dovrà conoscere a fondo è la sensorialità del bambino: ci sono bimbi autistici che non vogliono essere toccati, altri che vanno in crisi se sentono rumori troppo forti o se vengono osservati a lungo. Conoscere queste situazioni è necessario per evitare di creare disagi al bambino.

É abbastanza tipico dei bambini autistici odiare i cambiamenti: preferiscono una routine rigida, con gli impegni ben pianificati e non amano le sorprese, quindi è meglio evitarle.

Ultimo suggerimento: fare in modo che l’inserimento della nuova tata sia graduale. Il bimbo vedrà la sua nuova baby sitter in anticipo, magari per foto, con il supporto della mamma che gliela presenterà e inizierà a dargli delle informazioni su di lei. Poi arriverà la fase dell’affiancamento ai genitori in alcuni momenti della giornata, e infine l’inserimento definitivo.

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