Hikikomori è una parola giapponese che significa “stare in disparte”, ed è un termine tristemente utilizzato per indicare quei giovani che decidono di isolarsi, allontanarsi dalla vita sociale e chiudersi nelle loro stanze.
Molto spesso le famiglie scambiano questo isolamento per dipendenza da internet e dalla tecnologia, ma le due patologie sono completamente diverse: il ragazzo dipendente dai social è un adolescente che non ha problemi a relazionarsi con i suoi coetanei e, nonostante passi troppo tempo attaccato al telefono e al pc, socializza ed esce. Il ragazzo Hikikomori invece ripudia con forza qualsiasi relazione, soprattutto con le persone della sua stessa età.
Perché? Solitamente i fattori che scatenano questo isolamento sono molteplici e coinvolgono più sfere della vita: il ragazzo affetto da questo disturbo è molto sensibile, introverso e spesso ha alle spalle famiglie con grandi aspettative su di lui. Anche la società gioca un ruolo importante, con i suoi canoni di bellezza, perfezione e intraprendenza molto elevati. E così il ragazzo crolla, schiacciato dal peso di tutta questa responsabilità e decide di rinunciare a combattere, arrendersi, e l’isolamento appare come unica soluzione. Il tempo passato nella propria camera viene occupato in una o più attività che lo appassionano: i videogiochi, la lettura, la musica, il disegno. Purtroppo questi isolamenti sono lunghi, possono durare mesi e addirittura anni e non si risolvono mai se non grazie ad un supporto esterno.
Per questo motivo esistono associazioni e gruppi di genitori di ragazzi Hikikomori che offrono il loro aiuto a tutte le famiglie che si ritrovano ad affrontare questo problema e non sanno come comportarsi, e che in Italia sembrano essere arrivate ad un numero impressionante, circa 100.000.
Grazie ad incontri mensili e al supporto di uno psicologo, questi genitori hanno tra le mani gli strumenti per poter aiutare i propri figli ad uscire da questo tunnel di isolamento e oppressione che, se trascurato, può portare questi giovani alla distruzione.