Cambiamenti nel mondo dell’istruzione in arrivo: le ultime dichiarazioni del vice presidente del Consiglio

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Già da un anno la Regione Veneto ha approvato una proposta di regionalizzazione in materia d’istruzione. Ed è di pochi giorni fa l’annuncio del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini che ha annunciato che, in tempi molto brevi, questo cambiamento coinvolgerà il resto dell’Italia.

La proposta si fonda su quanto stabilito dall’articolo 116 della Costituzione e prevede un ampliamento delle competenze della Regione anche in materia di istruzione.
Inoltre stabilisce che i docenti delle scuole statali passino alle dipendenze della regione, come appunto già avviene in Veneto e nelle regioni della Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige.
Su questa ipotesi si pronunciano nettamente contro le organizzazione sindacali, numerose associazioni professionali e persino diversi parlamentari del M5S che sostengono che il voto favorevole di 5S del Veneto non impegna in alcun modo il Movimento a livello nazionale.

Salvini, però, sembra intenzionato ad andare avanti ed effettivamente, il tema è esplicitamente richiamato nel punto 20 del Contratto di Governo:
“Sotto il profilo del regionalismo, l’impegno sarà quello di porre come
questione prioritaria nell’agenda di Governo l’attribuzione, per tutte
le Regioni che motivatamente lo richiedano, di maggiore autonomia
in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, portando
anche a rapida conclusione le trattative tra Governo e Regioni attualmente
aperte. Il riconoscimento delle ulteriori competenze dovrà essere
accompagnato dal trasferimento delle risorse necessarie per un
autonomo esercizio delle stesse”.

Non resta che aspettare le prossime mosse del Governo e capire se Lega e Movimento 5 Stelle troveranno un accordo sulla questione.

 

 

 

 

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