I casi sono vari e interessanti da analizzare e le situazioni che si vengono a creare in seguito ad una lite tra docenti sono sempre difficile da gestire. Un docente che si trova ad urlare in maniera violenta contro un altro docente, davanti a genitori o alunni, per svariate ragioni legate ad un differente modo di vedere la didattica o la gestione di una classe, genera un danno all’immagine e al decoro della stessa istituzione in cui lavora. Le conseguenze possono essere diverse, sicuramente di responsabilità del dirigente scolastico, figura che nella scuola ha il compito di gestire tali eventi e di porre fine a simili condotte, arginando soprattutto la possibilità che essi abbiano a ripetersi.
Il pericolo maggiore infatti, davanti a soggetti aggressivi, è che si sia recidivi a tale comportamento, che diventa ancora più grave se il fatto accade quando entrambi i docenti stanno esercitando un pubblico servizio: in classe, durante le riunioni collegiali o tra colleghi nei consigli di classe, alla presenza dei genitori.
Infatti, pur essendo ammesso il diritto di critica, contrastare l’operato di un collega, le sue opinioni, il contributo che egli dà sugli argomenti oggetto di discussione nel corso di una riunione di classe, utilizzando un tono acceso, può determinare, a seconda dei casi che vanno esaminati singolarmente, un pregiudizio al decoro e alla reputazione della persona che in questa occasione, può vedere compromessa la sua immagine. La cosa si complica se il soggetto vittima dell’aggressione è un pubblico ufficiale (come nel caso dell’insegnante) che sta esercitando le sue funzioni, alla presenza di altre persone, perché le modalità espressive esternate dall’aggressore possono tramutarsi in un’offesa alla dignità della persona e venire ad incidere negativamente sul ruolo pubblico rivestito in quel dato momento.
Il docente vittima dell’aggressione, leso durante l’esercizio delle sue funzioni, presenterà per iscritto atto di rimostranza al dirigente scolastico, relazionando sull’episodio e chiamando in causa la testimonianza dei presenti all’accaduto. È sempre meglio lasciare traccia di quanto subito se non addirittura opportuno ricorrere alle vie legali qualora se ne ravvisino gli estremi.
Il dirigente scolastico, non appena ricevuta notizia del fatto, potrà avviare il procedimento disciplinare, approfondendo la vicenda, convocando i docenti testimoni. Non necessariamente il procedimento dovrà concludersi con l’adozione di un provvedimento disciplinare, qualora infatti non sussistano elementi di colpevolezza esso potrà concludersi con l’archiviazione del caso.