Esiste una povertà ben peggiore di quella economica ed è la povertà educativa.
Grazie ad una ricerca della Fondazione Openpolis è emerso un dato davvero allarmante: si è voluto sondare il livello di lettura fra i minori in età compresa tra i 6 e i 18 anni, scoprendo così che meno della metà dei bambini e ragazzi italiani del campione considerato ha letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Ben il 52,8% dei ragazzi selezionati infatti non aveva sfogliato alcun testo in tutto l’anno, ad esclusione di quelli scolastici.
Dal 2010, il calo di lettura è stato comune a tutte le fasce di età dei bambini, sebbene in misura diversa.
In ogni caso, una famiglia su 10 non possiede libri in casa. Anche qui si registra una tendenza al ribasso costante negli ultimi venti anni. Dalle ricerche su questo argomento, il dato che emerge è quello di una familiarità in questa abitudine: i figli di genitori lettori sono portati, in due terzi dei casi, a leggere e solo una minoranza dei figli di non lettori è in controtendenza con l’abitudine dei genitori.
In Italia le zone più colpite da questa triste abitudine sembrano essere proprio quelle del centro sud: Esaminando il campione a livello territoriale, infatti, risulta che i minori tra i 6 e i 17 anni che non leggono sono meno di un terzo nella provincia autonoma di Trento, mentre superano il 70% in Sicilia. Nelle tre grandi regioni del Mezzogiorno, la Sicilia, la Campania e la Calabria, più di 2 bambini e adolescenti su 3 non hanno letto libri nell’ultimo anno. Lo stesso vale per Puglia, Molise e Lazio, che hanno una quota di non lettori superiore alla media italiana.