L’uso del registro elettronico ha sotto moltissimi punti di vista migliorato i rapporti tra scuola e genitori, che grazie a questo strumento hanno accesso ai voti dei propri figli, agli argomenti trattati dal docente in classe e alle eventuali note disciplinari. In molte scuole, grazie a degli appositi software, è persino possibile poter prenotare un colloquio con i docenti tramite una specifica funzione.
La visibilità degli orari di ricevimento dei docenti sul registro elettronico è utile e pratico per il genitore, che ha così il quadro completo degli orari di ricevimento degli insegnanti. Quello che risulta criticabile è che spesso questa nuova procedura diventi un obbligo per il docente senza che sia stata discussa a dovere in consiglio d’istituto. Spesso tale nuova prassi è circolata tramite un semplice passaparola.
I rapporti scuola famiglia sono disciplinati a livello contrattuale nell’art.29 del CCNL 2006/2009 e prevedono che il consiglio di istituto definisca le modalità e i criteri per lo svolgimento di tali rapporti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.
Il nuovo adempimento, se non regolamentato, risulterebbe invasivo poiché obbligherebbe il docente a restare connesso per controllare se ci siano appuntamenti prenotati.
Per trovare un punto d’incontro tra l’utilizzo funzionale di un nuovo strumento digitale e le esigenze del docente, la nuova procedura potrebbe arricchirsi di una condizione, quella che l’accettazione dell’appuntamento per il colloquio sarà accolto da parte del docente ‘previa annotazione sul diario dell’alunno interessato’.
In mancanza di una precisa regolamentazione oltre che di un margine di flessibilità sull’uso di tale modalità non sarà possibile obbligare i docenti a tale onere.