Da lunedì 28 gennaio è possibile richiedere all’Inps il bonus asilo nido.
In cosa consiste? È un contributo che può arrivare fino a 1500 euro annui, ripartiti in quote mensili, che servirà da salvagente economico per le famiglie più indigenti. Servirà per pagare le rette d’iscrizione che vanno da gennaio a dicembre 2019. Inizialmente l’importo stabilito era di massimo 1000 euro mensili, ma con la legge di bilancio 2019 è stato innalzato di 500 euro.
Chi ne può beneficiare? Il bonus è rivolto a tutti i bambini nati o adottati dal primo gennaio 2016.
Come fare richiesta? Gli interessati possono presentare la domanda direttamente sul sito o scaricando l’apposita applicazione messa a disposizione dall’Inps per agevolare le procedure. I genitori dovranno accompagnare la domanda con la documentazione che attesti il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza o che attesti l’iscrizione nel caso l’asilo preveda il pagamento successivamente alla frequenza. Inoltre potranno presentare la domanda solo i genitori in possesso di:
-cittadinanza europea o italiana
-permesso di soggiorno Ue per lungo periodo
-carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini Ue
-carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza europea
-status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria
Potranno beneficiare del bonus anche quei bambini che non potranno effettivamente frequentare la scuola perché soggetti a gravi patologie, sarà sufficiente allegare alla domanda i relativi certificati medici.
Chi accede a questa forma di contributo non potrà portare in detrazione fiscale le spese legate alla frequenza degli asili, scaricabili fino al 19% e con un importo massimo di 630 euro.
Il bonus verrà erogato fino all’esaurimento fondi, che al momento sono di circa trecentomila euro. Si stima che con questa somma si possano evadere circa duecentomila domande “piene”.