Notre Dame brucia, un capolavoro danneggiato irreparabilmente

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L’incendio è scoppiato nella serata del 15 aprile e in poche ore è divampato in tutta la cattedrale con una violenza inarrestabile. Per tutta la sera e parte della notte i pompieri hanno lavorato con pompe e autogru, e solo dopo ore di lavoro sono stati in grado di arginare il rogo nel versante nord.

Alle 4 di notte è arrivato l’annuncio di Jean-Claude Gallet, il comandante generale dei vigili del fuoco di Parigi: “l’incendio è completamente sotto controllo. È parzialmente estinto e ci sono solo più delle fiamme residuali da domare”.

Non ci sono per fortuna feriti, né tra i fedeli né tra i turisti, la struttura della cattedrale “è salva” e il rettore ha aggiunto che le reliquie preziose, come “la corona di spine” di Cristo, sono intatte.

La Procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’indagine: sono stati esclusi il movente criminale, l’atto vandalico e quello terroristico. La pista seguita dagli inquirenti è quella dell’incendio accidentale nato dall’impalcatura allestita per il progetto di ristrutturazione sul tetto della cattedrale.

Secondo le ricostruzioni l’incendio è partito proprio dal tetto ma quella parte di cattedrale è proprio quella maggiormente distrutta e quindi non sarà facile trovare prove materiali che spieghino l’origine del rogo e svelino eventuali colpevoli.

Il portavoce del monumento ha detto comunque che, al momento dello scoppio delle fiamme, intorno alle 18,30, tutti gli operai avevano lasciato il cantiere. Ai lavori partecipano oltre una decina di aziende che operano sotto la responsabilità della sovrintendenza architettonica dei monumenti storici e dello Stato, proprietario della cattedrale. Gli addetti saranno tutti interrogati a lungo per cercare di capire se ci possa essere un errore umano all’origine della tragedia.

La cattedrale, nel cuore della capitale francese, è una delle costruzioni gotiche più famose del mondo ed è il monumento storico più visitato d’Europa. Il miliardario francese Francois Pinault, il gigante del lusso che controlla Gucci e Balenciaga, ha già annunciato che donerà 100 milioni di euro per la sua ricostruzione.

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