Per molti ragazzi di oggi convivere con la stanchezza perenne è diventata un’abitudine a cui nemmeno più danno peso. Ma lo fanno i genitori, preoccupati per questa apaticità cronica di cui sembrano soffrire i loro figli.
Spesso gli adolescenti trascorrono le giornate in modo svogliato, passivo: tornati da scuola, si chiudono in camera e rimangono a letto magari molte ore, senza occupare il tempo in attività costruttive. Questo comportamento nasconde un disagio più profondo, secondo gli esperti dell’età evolutiva: l’assenza di interesse e di stimoli.
È la noia, quindi, la causa di questa stanchezza che accompagna i ragazzi per giorni e giorni senza trovare rimedio, la mancanza di desiderio verso qualcosa che piace o che si vuole raggiungere. Spesso è anche la risposta alle troppe aspettative che famiglia, amici e scuola ripongono su di loro: davanti alle pressioni i ragazzi possono reagire chiudendosi in un’apatia “scudo”.
È assolutamente controproducente tentare di spronarli con la forza, obbligandoli magari ad alzarsi dal letto contro la loro voglia o ad uscire se non lo desiderano. Questo perchè non farebbe altro che produrre altra pressione psicologica e di conseguenza una maggiore chiusura in sé stessi. E poi gli ordini categorici non piacciono a nessuno, soprattutto agli adolescenti che sono in piena fase di ribellione verso l’adulto. Quello che invece si può fare è cercare di coinvolgerli in attività che li entusiasmano, dare loro degli stimoli e obiettivi da raggiungere, che accendano in loro delle aspettative e dei desideri.
Fondamentale è anche cercare di farli dormire regolarmente otto-nove ore a notte, che sono le necessarie per l’equilibrio psico-fisico degli adulti. Inoltre da una certa ora in avanti bisognerebbe spegnere televisore, tablet e telefonini, che poco conciliano un sonno sereno, e magari dedicarsi alla lettura di un libro o all’ascolto della musica.
Altro aspetto da non trascurare è quello dell’alimentazione: fare una buona colazione, non saltare i pasti, magiare sano e non troppo pesante aiuta a mantenersi in forza per tutta la giornata.
Ovviamente è importante controllare lo stato di stanchezza dei propri figli: se diventa preoccupante potrebbe indicare qualcosa di profondo e più grave, come disturbi di ansia e depressione.