Homeschooling: che cos’è e quali sono i pareri al riguardo

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L’homeschooling è un fenomeno che arriva dagli Stati Uniti ma che ultimamente sta coinvolgendo anche l’Italia e gli altri paesi europei, dove sempre più famiglie scelgono di non affidare la preparazione scolastica dei propri figli alla scuola tradizionale ma di occuparsene personalmente all’interno del contesto domestico e familiare. É una pratica consentita dalla legge, in Italia per esempio è sufficiente un’autocertificazione da parte dei genitori compilata ad inizio anno e consegnata alla Dirigenza scolastica di zona, in cui si dichiara di essere in grado di prendersi cura della preparazione dei propri figli sia dal punto di vista tecnico che economico. Si può svolgere la preparazione a casa fino al termine delle scuole superiori, qualora in qualsiasi momento il ragazzo volesse inserirsi a scuola dovrà sostenere degli esami di idoneità per testare le sue competenze e certificare che la sua preparazione didattica sia in linea con quella dei compagni che stanno già frequentando regolarmente. Gli esami sono inoltre necessari di volta in volta per passare al grado d’istruzione successivo. L’insegnamento a casa è personalizzato e ogni famiglia può gestirlo autonomamente, scegliendo il metodo che più preferisce: può gestire le lezioni con orari e programmi tradizionali, oppure portare avanti progetti più creativi con i propri figli, in linea con le loro passioni e attitudini.

Chi si dice favorevole all’homeschooling ritiene che la preparazione svolta in questo modo sia più umana, non intrappolata dentro schemi rigidi di voti, interrogazioni e giudizi ma volta a valorizzare le attitudini naturali del bambino. Nemmeno l’aspetto socializzante verrebbe trascurato: il bambino partecipa alle attività sportive pomeridiane con i suoi coetanei, alle gite della parrocchia, alle iniziative del quartiere quindi avrà numerosi momenti di aggregazione e condivisione.

Chi è contrario invece afferma che andare a scuola mette il bambino davanti a più modelli educativi, che arrivano dall’insegnante e dagli stessi compagni e gli insegna il concetto di diversità. Inoltre il rituale dell’andare a scuola ogni giorno è un allenamento sociale, con i suoi ritmi e orari da rispettare. Anche il distacco naturale del bambino dalla sua famiglia d’origine, che deve avvenire in maniera spontanea e graduale proprio da questo momento in avanti viene compromesso: continuerà infatti ad avere come unico punto di vista diverso dal suo quello della madre e rimarrà legato a lei e al suo pensiero, rischiando di diventare un adolescente insicuro e iperprotetto.

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