Alzi la mano chi ha voglia dopo l’estate di ritornare a scuola. Forse è la domanda più comune tra gli studenti di tutto il mondo, perché dobbiamo studiare? Ormai nell’era del digitale dove tutto è a portata di mano che senso ha sfogliare “inutili” libri vecchi? Studiare, per quanto non piace, è un modo per apprendere, tanto da creare da sempre dei luoghi appositi come scuole ed università. In questi luoghi si creano rapporti umani non solo con i docenti ma anche con i compagni di classe che spesso costituiscono una fetta di conoscenze importanti anche nella vita futura del singolo. Appassionarsi ad una o più materie, informarsi sugli eventi del passato porta ad essere individui liberi, nel pensiero e nelle azioni. Stare seduti sui banchi non deve essere un modo passivo per far passare le ore, ma un modo attivo di apprendere ciò che non si conosce attraverso la curiosità della scoperta. Bisogna fare dello studio un’esperienza personale forte, che non servirà solo a prendersi un pezzo di carta e a trovare lavoro, quello anche, ma soprattutto ad essere qualcuno di pensante nella società.