I laboratori creativi, a qualsiasi età, sono lo strumento perfetto per insegnare l’arte del riciclo e dare sfogo alle emozioni.
Occorrono pochi materiali da riciclo come carta, stoffa, plastica e cartone, gomma e metalli e elementi naturali come foglie, sabbia, acqua e sassolini. Sono anche attività molto economiche e con cui si può insegnare ai bambini un primo approccio al rispetto per l’ambiente. Gli oggetti vengono messi a disposizione dei bambini affinché possano sviluppare la loro innata capacità creativa e trarre ispirazione per i loro personali progetti. Infatti le emozioni sono tanto più vere quando sono spontanee, istintive, pure e quando si è bambini la capacità di ascoltare sé stessi è innata. Gli studi hanno ormai accertato che l’apprendimento è strettamente collegato alle emozioni e alla creatività, che stimolano i sensi e le abilità cognitive. I laboratori devono dunque mettere a disposizione tutto quello che può servire per sperimentare, costruire, dipingere e mescolare. È dunque un grande gioco che stimola a “mettersi in gioco” e ottenere l’apprendimento allo stesso tempo. La partecipazione ai laboratori creativi permette al bambino di esprimere la sua personalità e aumentare così la fiducia in sé stesso. Altro grande stimolo di questi laboratori è l’elemento relazionale, che permette ai bambini di confrontarsi tra loro.
Una delle attività più importanti in questa fase di crescita del bambino è la manipolazione, considerata una vera e propria arte del contatto. Il contatto è infatti la prima forma di comunicazione e conoscenza per il bambino, che toccando matite e gessi, o foglie e sassi, prova sensazioni di curiosità e stupore.
Altra attività fondamentale è il laboratorio di pittura e disegno, non solo sui fogli di carta, ma anche direttamente su piedini e manine. Attività simili sono il collage, il gioco con la colla, dove ci si sporca e ci si diverte e dove lo scopo non è il risultato finale ma l’esperienza sensoriale che ne deriva. Insomma il laboratorio creativo ormai è un’attività la cui importanza è stata riconosciuta da tutto il mondo della pedagogia e dell’educazione ed è ormai considerata componente fondamentale nel processo educativo del bambino non solo al nido o alla materna, ma anche nell’età successiva. Per non dimenticare mai l’arte del sentire le proprie emozioni.
